Cheese saluta e dà appuntamento al 2023.
La 13ª
edizione della grande manifestazione dedicata ai formaggi, targata Slow
Food e Città di Bra, con il sostegno della Regione Piemonte, ha calato
il sipario lunedì 20 settembre. Un vero e proprio villaggio globale en
plein air di prodotti, culture e mestieri che ha permesso ai
visitatori di fare esperienze non solo di gusto.
Grande partecipazione già a partire dal giorno dell’inaugurazione,
venerdì 17 settembre, con il taglio del nastro a cura di Fabiana Dadone, ministro delle politiche giovanili, alla presenza degli assessori regionali Luigi Genesio Icardi e Marco Protopapa, del sindaco di Bra, Gianni Fogliato ed i vertici di Slow Food guidati da Carlo Petrini.
Tanti ospiti nella platea formata in piazza Caduti per la Libertà, tra
senatori, onorevoli e sindaci del territorio, esponenti delle Forze
dell’ordine e delegazioni di associazioni di categorie interessate
dall’importante evento.
È stato il primo Cheese al tempo della transizione ecologica, come ha detto Carlo Petrini, presidente di Slow Food: “La transizione ecologica rappresenta una nuova fase storica - ha aggiunto Petrini
-. Così come tre secoli fa iniziava la rivoluzione industriale, oggi
siamo all’alba di una nuova era nella quale abbiamo capito che le
risorse non sono infinite, perciò occorre imboccare un’altra strada. In
questa fase storica, Cheese rappresenta un messaggio: quello secondo
cui occorrono nuove forme di produzione e consumo, perché quelle
adottate finora ci hanno portato al disastro ambientale. E noi diciamo
che il benessere animale è uno degli elementi della transizione
ecologica che non possiamo più rimandare”.
Tutti hanno espresso parole di elogio per un evento di grande
richiamo internazionale, a sottolineare l’importanza di un appuntamento
di successo, connotato da una produzione casearia ‘buona, pulita e
giusta”.
Credenziali decisive per una kermesse
che negli anni ha saputo entusiasmare istituzioni, privati, addetti ai
lavori e pubblico, con operatori da tutto il pianeta che si danno
regolare appuntamento a Bra ogni due anni.
È
stato anche il primo Cheese al tempo del Covid, affrontato in
sicurezza. In questo senso, il sindaco di Bra Gianni Fogliato ha voluto
ringraziare tutti i soggetti che hanno creduto nella possibilità che
Cheese si svolgesse nelle condizioni più normali possibili: “Con
determinazione e un grandissimo lavoro di squadra, da subito ci siamo
trovati uniti nella volontà di far sì che Cheese potesse essere anche
quest’anno occasione di relazione, conoscenza e crescita, da vivere
guardandoci negli occhi, nelle vie e nelle piazze della nostra Bra. Da
sempre Cheese è vetrina d’eccezione, con uno spazio unico di confronto,
discussione e approfondimento. Cheese è scambio, occasione concreta di
sviluppo, volano per il turismo e l’economia del territorio. È
accoglienza, valore, cambiamento, futuro. Cheese è Bra. E Bra è Cheese”.
Missione compiuta. Per quattro giorni, le vie e le piazze del
centro di Bra hanno raccontato le storie di pastori, casari, formaggiai
e affinatori, attraverso i loro prodotti, metodi produttivi che hanno
messo al centro la qualità delle materie prime, il benessere animale,
la tutela del paesaggio.
È stata una
scommessa coraggiosa. Ma è stata una scommessa vinta. E forse, non è un
caso il fatto che questo evento, tornato ad essere vissuto in
presenza, sia stato organizzato per tornare a raccontare
dell’artigianalità alimentare, il settore che più di tutti ha sofferto
momenti duri nell’emergenza sanitaria.
E anche
con il green pass e la mascherina, la kermesse non si è smentita.
Ottima affluenza e tanta voglia di voltare pagina. Forte di
un’internazionalità crescente che punta a far rete tra produttori e
consumatori, Cheese 2021 è stato un viaggio straordinario nel mondo
dell’arte casearia, in tutte le sue forme, attraverso un percorso
studiato che ha sedotto tutti i sensi e ha fatto scoprire tanti tipi di
formaggi e affinità naturali per la prima volta insieme.
Il fascino di una città votata all’accoglienza ha aggiunto sapore
alle degustazioni, interesse alle informazioni storiche ed emozione alle
esposizioni, in quattro giorni tutti da ricordare.
(La Voce di Alba)